allo scopo di permettere l’equiparazione del salario accessorio degli ex dipendenti delle Province piemontesi,
transitati in Regione da gennaio 2016, con quello dei dipendenti regionali storici.
Il Vice Presidente ha, innanzitutto, ribadito la disponibilità delle risorse economiche necessarie ma ha, nel contempo, sottolineato le difficoltà ed i ritardi che ancora si frappongono, a livello nazionale, all’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), atto necessario per permettere, anche dal punto di vista giuridico, la rivalutazione dei fondi.
Pur apprezzando l’impegno che, al riguardo, la Regione Piemonte sta dimostrando per risolvere, in sede di Conferenza Unificata e con i Ministeri competenti, tale problematica abbiamo, però, manifestato l’assoluta necessità che, a quasi tre anni di distanza dal trasferimento degli ex dipendenti provinciali e alla vigilia del passaggio di quelli dei CPI, si dia un chiaro segnale ai lavoratori che, comunque, si sta affrontando il loro problema economico.
Pertanto, nelle more dell’adozione del DPCM, abbiamo ottenuto l’impegno, da parte del Vice Presidente Reschigna, di riconoscere, ai lavoratori interessati, un anticipo economico in quota produttività, da corrispondere appena possibile, nonché di procedere alla contrattazione decentrata per definire quanto necessario alla prossima auspicata e definitiva soluzione.
Sarà premura degli uffici regionali e nostra sollecitare gli Enti provinciali e la Città metropolitana di Torino a fornire i dati necessari a formalizzare l’anticipo.
Non è ancora il pieno superamento del problema, ma è un passo importante per ottenere il pieno rispetto dell’accordo del 18 dicembre 2017.